AppImage fornisce agli sviluppatori un modo per fornire binari “nativi” per gli utenti Linux proprio come potrebbero fare per altri sistemi operativi. Consente di creare pacchetti di applicazioni per qualsiasi sistema operativo basato su Linux, ad esempio Ubuntu, Debian, openSUSE, RHEL, CentOS, Fedora ecc. AppImages viene fornito con tutte le dipendenze che non si può presumere facciano parte di ciascun sistema di destinazione in una versione sufficientemente recente e eseguito sulla maggior parte delle distribuzioni Linux senza ulteriori modifiche.

(Tradotto da https://docs.appimage.org/introduction/index.html)

Vediamo ora quattro motivazioni per usare un’appimage:

-usare un’applicazione aggiornata su una distribuzione che altrimenti non lo consente (stable)

-usare più applicazioni in parallelo

-disporre di applicazioni avviabili all’interno di una chiavetta usb portabile assieme ai propri dati

-avviare applicazioni su computer dei quali non si dispone dei diritti di root (ambito aziendale o universitario ed esempio)

L’uso delle Appimage è veramente semplice e tutto si svolge in tre mosse:

-scaricare l’appimage

-dare i diritti di esecuzione all’appimage

-avviare l’appimage

Le applicazioni le possiamo scaricare dall’Appimage Hub a questo indirizzo https://appimage.github.io/ e sono suddivise per attività.

Trovata l’applicazione desiderata premiamo il tasto Download

che ci porterà alla pagina Github all’interno della quale potremo scegliere tra le varie release disponibili (espandendo il menù del tasto Assets).

Se preferiamo fare la stessa ricerca ma in locale possiamo installare Appimage Pool   un’applicazione che riproduce Appimage Hub come un gestore software.

Una volta scaricata l’applicazione, supponiamo Audacity, dobbiamo fare clic destro e scegliere Proprietà e nella scheda Permessi spuntare la voce Consentire l’esecuzione del file come programma

Ora facendo doppio clic sul file Audacity-linux-3.1.3-x86_64.Appimage faremo avviare il programma.

Se preferiamo cambiare i permessi del file da CLI apriamo il terminale nella directory dove risiede il file e digitiamo:

chmod +x nome_appimage

Per capire però cosa succede effettivamente, prima di dare il comando controlliamo i permessi del file con:

ls -l audacity-linux-3.1.3-x86_64.AppImage

e vediamo che il terzo campo della prima terna, quella riferita all’utente, non è attiva (rw-)

impartiamo il comando:

chmod +x audacity-linux-3.1.3-x86_64.AppImage

e ricontrolliamo i permessi:

ls -l audacity-linux-3.1.3-x86_64.AppImage

Dare i permessi di esecuzione da CLI o da interfaccia grafica produce i medesimi risultati.

 

 

 


I tutorial presenti in questo sito sono stati testati sul mio computer. Non rispondo di eventuali errori, perdita di dati e danni arrecati dall’uso di tali esempi. Usali a tuo rischio.


 

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